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VIAGGIARE E 'COME UN INFINITO LIBRO ... E NESSUN LUOGO E' MAI TROPPO LONTANO ..... SE CON LA MENTE E CON IL CUORE E CON LE ALI DI UN GABBIANO VOLI LONTANO .... PERCHE 'LA LIBERTA' NON HA CONFINI.....!!!!!

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martedì 19 gennaio 2010

ZANZIBAR E LA SUA MAGIA


L’immaginario collettivo vuole che l’ isola sia popolata da spiriti e fantasmi che affondano le radici nei riti vudu’ dell’ Africa nera. Pare che nell’ isola di Pemba e in altre isolette dell’ arcipelago di Zanzibar vivano ancora gli stregoni.Per me Zanzibar è magica nel suo complesso, è magia allo stato puro, è poesia… dove al posto delle rime ci sono immagini difficili da raccontare, perché nessuna parola potrà mai rendere giustizia ai colori dei paesaggi, del mare e del cielo, ai sorrisi dei bambini, che sono la vera anima dell’ isola, alle emozioni provate in quei giorni, perché sono indescrivibili.Comunemente si chiama Zanzibar l’ isola che in realtà si chiama Unguja. Unguja è circondata da piccole isolette e assieme a queste forma l’ arcipelago di Zanzibar. Nel 1964, Zanzibar si è unita allo stato del Tanganica, formando la repubblica di Tanzania, il nome deriva proprio dall’ unione dei due nomi ( Tan - Zan ).Gode di una posizione strategica, è infatti chiamata la porta d’ Africa poiché era il punto di sosta e di partenza di tanti esploratori, di navi e purtroppo anche centro di scambio degli schiavi che venivano catturati in tutta l’ Africa.Appena usciti dal piccolo aereoporto ciò che colpisce di più è la fitta vegetazione tipica della zona tropicale-equatoriale: fitti palmeti di ogni tipo, banani, manghi, alberi tropicali verdissimi, maestosi da lasciare a bocca aperta.Percorrendo la strada che porta a Makunduchi, si incontrano villaggi poverissimi, costituiti da casupole di mattoni e fango. Vediamo anche una serie di palazzoni, tipo case popolari, lì vi abitano i più fortunati, per lo più, le persone che lavorano al Makunduchi Village, c’è la luce e arriva anche l’ acqua.Durante il tragitto si costeggia la foresta di Jozani, un’ immensa foresta di fitta vegetazione e di palme altissime: è famosa per le scimmiette dal manto rosso, le Red Colobus, una specie endemica che vive soltanto a Zanzibar e in Madagascar. In tutta l’ isola ci sono più di duemila esemplari, divisi per tribù.Vediamo le scimmiette che giocano saltando da un albero all’ altro, peccato che non siamo riuscite a fotografarle dal pulmino!Durante il soggiorno abbiamo fatto con il Tour Operator diverse escursioni.Quella che più mi è rimasta nel cuore è la visita a Changuu Island, comunemente chiamata Prison Island : è l’ isola di fronte a Stone Town, una volta luogo di segregazione degli schiavi e successivamente prigione inglese.L’ attraversata in barca dura dai 25 ai 35 minuti, dipende se il mare è mosso.

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